Tipologie di birra
La birra è una delle bevande più diffuse al mondo, e sicuramente è la più diffusa tra tutte quelle alcoliche: nonostante la birra venga bevuta ovunque nel mondo e sia ancora molto attuale, le sue origini risalgono a qualche millennio fa (in Medio Oriente). Ovviamente nel corso della storia si sono diffuse differenti tecniche, si sono utilizzati diversi substrati e sono state perfezionate le metodiche e i procedimenti, tanto che –al giorno d’oggi- distinguiamo decine e decine di diversi tipologie di birra.
In cosa si differenziano le tipologie di birra esistenti? Quante sono, e cos’hanno di particolare? Vediamolo insieme!
Le principali classi di birre
Le diverse tipologie di birra sono, per convenzione e per motivi storici, raggruppate in tre macro-gruppi: le birre Ale, le birre Lager e le birre Lambic. Cosa le differenzia, sostanzialmente?
Le prime citate, le birre Ale, derivano dalla produzione tramite lievito della specie Saccharomyces cerevisiae, secondo “alte fermentazioni”, con temperature tra i 18 ed i 24 gradi celsius. Il procedimento è quello originario e più storico, che fonda la produzione di birra di tutta l’Europa, soprattutto del Nord.
Le birre Lager, invece, sfruttano l’attività del Saccharomyces carlsbergensis con processi detti a “basse fermentazioni”, dove le temperature si aggirano tra gli 8 ed i 12 gradi celsius. Sono la tipologia di birra più venduta nel mercato mondiale.
La tipologia di birra Lambic, invece, è un gruppo a sé stante, realizzato solo nel Belgio del Sud, poiché si sfruttano dei peculiari lieviti locali (tra cui il Brettanomyces bruxellensis). Particolarmente caratteristico è il processo fermentativo detto di “fermentazione spontanea”, che rende questa birra unica al mondo, rara e ricercata.
Tutte le birre del mondo
Classificare le birre in queste tre classi, però, non basta. Abbiamo detto infatti che queste sono solo le tre principali classi macroscopiche di birre; quante sono le birre che effettivamente esistono al mondo? La risposta è decine e decine di diverse.
Ogni luogo ed ogni comunità ha sviluppato diverse birre: oggi, a rendere ciascuna di questa tipologia di birra diversa dall’altra è un dettaglio caratteristico oppure una semplice modifica, che però influisce pesantemente sul sapore, sulla struttura e sul risultato finale della bevanda alcolica.
Diverse composizioni in acqua, orzo, malto, luppolo (ma anche specifici trattamenti o tempi) e diverse specie di lieviti possono, alla fine, dare esiti strabilianti e del tutto speciali.
Le più famose tipologie di birra
Tra le più famose tipologie di birra in tutto il mondo, possiamo nominare alcune delle più apprezzate: la birra Abbazia (che segue antichissime ricette di monasteri europei e che per questo gode di una rinomata fama nel mondo), la birra Barley wine (molto forte tanto da sembrare un vino, con un’aroma maltata caratteristica, un colore scuro e sapore dolce), la birra Dortmunder (di origine tedesca, a bassa fermentazione, sapore leggermente amaro, è una birra con gradazione bassa), la Imperial stout (nata nel Regno unito, poi modificata nell’impero Russo e, ad oggi, amata da persone in tutto il mondo), la birra Münchner (una tipologia a bassa fermentazione tipica di Monaco, con sapore di malto fortissimo e dal colore scuro e bruno), e tantissime altre tipologie di birra, tutte diverse e tutte con una storia unica da raccontare.
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